Fotografo picchiato a Napoli per spilla antifascista, rinviati a giudizio esponenti CasaPound
Quattro persone, tra cui esponenti di CasaPound, rinviate a giudizio per l'aggressione al fotografo napoletano Roberto Tarallo, 44 anni, che indossava una spilla con logo antifascista sul giubbino. L'episodio risale all'ottobre 2023, oltre un anno fa. Ieri, mercoledì 18 dicembre 2024, il Gup di Napoli ha accolto le richieste del pm Fabrizio Vanorio, che aveva contestato l'aggravante della discriminazione nazionalista. I quattro, lo scorso 18 gennaio, erano stati raggiunti da misure cautelari: tre arresti e un obbligo di dimora. Gli arresti domiciliari vennero notificati dalla Digos a Vittorio Acuto, Paolo Primerano e all'ucraino Taras Buha. Divieto di dimora nella provincia di Napoli, invece, per Roberto Acuto, fratello di Vittorio.
Il Comune di Napoli parte civile
Sono stati ammessi come parti civili lo stesso Roberto Tarallo, assistito dalla avvocata Elena Coccia, l’ANPI, attraverso l’avvocato Maria Giorgia de Gennaro, e il Comune di Napoli. Il processo è stato aggiornato al 3 febbraio 2025.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale, Rino Malinconico, segretario regionale e Elena Coccia, segretaria di federazione del Partito della Rifondazione Comunista, hanno dichiarato in una nota:
Ancora una volta siamo di fronte a un partito organizzato sul piano nazionale che si dichiara apertamente fascista e i cui militanti sono responsabili da anni di aggressioni e violenze tipiche dello squadrismo fascista. Quello di Napoli non è l’unico procedimento a carico di squadristi di Casa Pound. Per esempio a Bari è in corso quello per l’aggressione alla nostra ex-europarlamentare Eleonora Forenza e al compagno napoletano Antonio Perillo. Torniamo a chiedere lo scioglimento di Casa Pound e degli altri gruppi neofascisti come imporrebbe la XII disposizione della Costituzione nata dalla Resistenza.
L'aggressione al fotografo 44enne al Vomero
I destinatari napoletani delle misure risultavano appartenenti alla sezione "Berta" di CasaPound, con sede in via Foria, nel centro di Napoli. La vicenda risale al 12 ottobre 2'23, quando un fotografo di 44 anni, Roberto Tarallo, venne picchiato e rapinato tra le strade del Vomero, nella zona collinare di Napoli. A scatenare l'aggressione sarebbe stata una spilla con uno stemma antifascista che l'uomo portava sulla giacca.
La Digos aveva effettuato anche diverse perquisizioni nelle abitazioni degli indagati e nella sede di Casapound; a casa di Primerano, a Roma, era stata trovata una cartucciera di un mitragliatore da guerra contenente 55 bossoli. Al momento non è stato ritrovato il giubbotto sfilato al 44enne durante l'aggressione mentre l'amico della vittima veniva minacciato con un coltello. Da indagini della Digos è emerso che Vittorio e Roberto Acuto, Primerano il 7 gennaio erano a Roma per la commemorazione della strage di Acca Larentia.